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Il paesaggio dell’arganier, la regione costiera che va da Essaouira fino a dopo il corso del Souss, è punteggiato dalle fronde dell’argania spinosa,
un albero della famiglia delle sapotacee che cresce solo in questa zona del Marocco.
Dai suoi frutti, con un lavoro paziente di battitura, le donne di questa regione ottengono l’olio di argan,
dalle proprietà benefiche ed utilizzato sia in cucina che in cosmetica.
L’albero è demanio dello stato marocchino,
e l’UNESCO nel 1998 ha dichiarato Riserva Naturale dell’Umanità la zona del Marocco nella quale cresce.
L’argan costituisce oggi un reale mezzo per combattere l’esodo dalle campagne, dando lavoro a tantissime donne.
Da una quindicina di anni, grazie anche agli studi della ricercatrice Zoubida Charrouf, professoressa universitaria e presidente dell’Associazione Ibn Al Baytar per la promozione e la diffusione culturale delle piante medicinali marocchine, le donne si sono organizzate in cooperative femminili, garantendosi quindi una certa emancipazione ed indipendenza economica.
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