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Quando andare |
Il clima del Marocco è perfettamente sintetizzato nella definizione del governatore francese Lyautey:"un paese freddo con il sole caldo". La latitudine africana, infatti, è più che compensata, sia dall'orografia del paese, in maggior parte montuoso, sia dal clima prevalentemente secco, se non desertico. Questo implica che ci sia una fortissima differenza tra le temperature al sole ed all'ombra, tra quelle invernali (inverni freddi ma brevi che durano da metà dicembre a metà febbraio) e quelle estive, tra quelle diurne e notturne e tra quelle in caso di bel tempo e di brutto tempo. A questo si deve aggiungere che non esiste generalmente un sistema di riscaldamento delle case, nè nelle medine, nè fuori città: solo nei posti turistici si trovano dei climatizzatori nelle singole stanze o più semplicemente delle stufe a gas o dei camini nelle sale da pranzo.
L’escursione è realizzabile preferibilmente tra aprile e ottobre, ma con un po’ di spirito di adattamento (e di fortuna per le condizioni delle strade) si può effettuare tutto l’anno.
Imouzzer e Telouet si trovano a 1800 mt, la prima sul versante nord e la seconda su quello sud del passo del Tichka, ed il clima è quello dell’alta montagna, con estati piacevolmente fresche ed inverni rigidi, spesso con neve. Il momento migliore è la primavera, quando c’è tantissima acqua e tutta la vegetazione è rigogliosa. Di notte fa sempre piuttosto freddo, e d’estate sono frequenti i temporali serali.
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